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47 anni fa fu pubblicato A Night at the Opera: 5 curiosità sul celebre album dei Queen

Sono trascorsi ben quarantasette anni dal 21 novembre 1975: quel giorno fu pubblicato A Night at the Opera, uno dei migliori album dei Queen.

L'album fu registrato in diversi studi di registrazione in un periodo di circa quattro mesi: alla sua pubblicazione, A Night at the Opera raggiunse la vetta della classifica britannica, e la posizione numero 4 nella Billboard 200 statunitense, diventando il primo disco di platino della band negli Stati Uniti.

Guarda la fotogallery per scoprire cinque curiosità su questo indimenticabile disco, che include la mitica canzone Bohemian Rhapsody!

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Buon Compleanno a A Night at the Opera!
Sono passati ben 47 anni dal 21 novembre 1975: quel giorno fu pubblicato A Night at the Opera, uno dei migliori album dei Queen. L'album fu registrato in diversi studi per un periodo di circa quattro mesi: alla sua pubblicazione, A Night at the Opera raggiunse la vetta della classifica britannica, e la posizione numero 4 nella Billboard 200 statunitense, diventando il primo disco di platino della band negli Stati Uniti. Guarda la fotogallery per scoprire cinque curiosità su questo indimenticabile disco, che include la mitica canzone Bohemian Rhapsody!
Screenshot Spotify
La copertina dell'album è stata disegnata da Freddie Mercury
Mercury si è ispirato allo Stemma reale del Regno Unito per l'album. La copertina ha al centro il logo del gruppo, composto da una lettera Q attorno alla quale ci sono due vergini (segno zodiacale di Freddie Mercury), due leoni (segno zodiacale di Roger Taylor e John Deacon), infine un granchio (Brian May è del segno del cancro). A sormontare il tutto, una Fenice che rappresenta la rinascita e l'eternità.
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L'album più costoso della storia del rock
La band registrò l’album in sei studi sparsi nel Regno Unito e ci volle l’equivalente di 500.000 dollari per creare A Night at the Opera!
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La registrazione infinita di Bohemian Rhapsody
Il capolavoro di questo album (e del repertorio dei Queen), non è stato semplice da realizzare. Le registrazioni del brano iniziarono il 24 agosto 1975 presso il Rockfield Studio 1, in Galles. In alcune parti, le voci dei Queen furono sovraregistrate diverse volte: in alcune parti ci sono circa 180 parti vocali. Gli studi non disponevano di nastri capaci di contenere tutte le tracce necessarie per l'incisione del brano, così fu sperimentato un nuovo tipo di supporto, in cui si dovettero tagliare e incollare manualmente più sezioni di nastro. 
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La lettera d'odio Death on Two Legs (Dedicated to...)
La canzone che apre l'album, Death on Two Legs (Dedicated to...) è una lettera d’odio verso il primo manager dei Queen Norman Shieffield. Il manager avrebbe abusato del suo ruolo, raggirando la band dal 1972 al 1975. Lo stesso Norman Shieffield fece causa ai Queen ed alla casa discografica per diffamazione.
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God Save the Queen!
A Night at the Opera si conclude con il brano God Save the Queen, una reinterpretazione dell’inno nazionale britannico. La canzone è stata usata dalla metà degli anni settanta in poi per chiudere ogni concerto della band. Nel 2002, la canzone è stata eseguita da Brian May sul tetto di Buckingham Palace in occasione del Giubileo d’oro della Regina Elisabetta II.
Gallerie di arte collezioni private
22/06/2024
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