CURIOSITÁ
10 cover album iconiche nella storia della musica
Anche se oggi la musica è ascoltata quasi esclusivamente in digitale, c'è stato un tempo in cui, per vendere i dischi fisici, era importante anche realizzare delle copertine iconiche.
La musica infatti è arte sotto tutti i punti di vista e non contano solo i brani, ma anche le immagini: nella storia sono state realizzate copertine uniche, ricche di racconti e leggende sulla loro creazione.
Ecco dieci copertine storiche, rappresentate da scatti fotografici o realizzate tramite grafiche, e le storie sulla che si celano dietro la loro realizzazione.
Alcune cover sono vere e proprie opere d'arte
Anche se oggi la musica è ascoltata quasi esclusivamente in digitale, c'è stato un tempo in cui, per vendere i dischi fisici, era importante anche realizzare delle copertine iconiche. La musica infatti è arte sotto tutti i punti di vista e non contano solo i brani, ma anche le immagini: nella storia sono state realizzate copertine uniche, ricche di racconti e leggende sulla loro creazione. Ecco dieci copertine storiche, rappresentate da scatti fotografici o realizzate tramite grafiche, e le storie sulla che si celano dietro la loro realizzazione.
Abbey Road - The Beatles
Questa è l’unica copertina della band di Liverpool in cui non compare né il titolo dell’album né il nome del gruppo. Lo scatto è di Iain Macmillan, che l'8 agosto 1969, stando in bilico su una scala in mezzo alla strada, immortalò la scena: dei sei scatti fu scelto il quinto, dove i Fab Four erano ben allineati. Questa copertina contribuì più di di ogni altra ad alimentare la leggenda della morte di Paul McCartney. Ecco alcuni dei presunti indizi: Paul è l'unico scalzo e fuori passo rispetto agli altri, la targa del maggiolino parcheggiato sulla sinistra indicherebbe l'età di Paul se fosse stato in vita all'epoca dell'uscita del disco e sul lato opposto un grosso furgone nero ricorda quelli utilizzati dalla polizia mortuaria negli incidenti stradali. L'attraversamento pedonale di questa celebre foto è oggi una vera e propria attrazione turistica: centinaia di visitatori ogni giorno si mettono in posa per farsi ritrarre sulle celebri strisce pedonali di "Abbey Road".
The Velvet Underground & Nico - The Velvet Underground
Impossibile non riconoscere l'iconica e provocatoria copertina dell'album d'esordio della band formatasi a New York. La banana raffigurata è stata ideata e disegnata da Andy Warhol e nelle prime copie del disco, "sbucciando" la banana, ovvero togliendo un adesivo, si poteva vedere una banana rosa shocking, un chiaro riferimento esplicito. Le copie iniziali sono rarissime, visto che il costo di produzione della stampa, realizzata con un macchinario apposito, era altissimo.
The Dark Side of The Moon - Pink Floyd
La luce che passa attraverso un prisma per realizzare lo spettro di colori: idea semplice, ma non banale e in perfetta sintonia con il tema del concept album dei Pink Floyd. Il disegno è stato realizzato da Aubrey Powell e Storm Thorgerson, del famoso studio Hipgnosis, che ha realizzato molte storiche copertine, tra cui quelle dei Led Zeppelin e dei Black Sabbath. Si racconta che l'ispirazione per la cover derivi dall'immagine di un prisma trovata in un libro di fotografia.
Born in the U.S.A. - Bruce Springsteen
La foto di "Born in the U.S.A." è stata scattata da Annie Leibovitz (fotografa professionista che scattò anche l’ultima foto di John Lennon, cinque ore prima della sua morte). Bruce Springsteen ha raccontato che l'idea di questa cover non era intenzionale: furono realizzati tantissimi scatti, diversi tra loro, e alla fine tutti erano d'accordo, (The Boss compreso), che l'immagine che ritraeva solo il fondoschiena di Bruce era la più iconica in assoluto.
Aladdin Sane - David Bowie
La copertina di "Aladdin Sane" propone una delle immagini più famose e iconiche della carriera di Bowie. Il fotografo Brian Duffy credeva che il disegno del fulmine fosse stato ispirato al cantante da un anello appartenuto ad Elvis Presley: in realtà, l'immagine ambiva a rappresentare tutte le sfumature della personalità del cantautore. Tra i vari scatti, il fotografo scelse un'immagine frontale, con gli occhi bassi, in cui l'espressione risultasse contemplativa, in pieno contrasto con la dura saetta che divide il viso. La lacrima presente sulla clavicola, invece, fu un'idea di Duffy.
Nevermind - Nirvana
Il bambino nella copertina è Spencer Elden, fotografato all'età di 4 mesi in una piscina di Pasadena, in California, dal fotografo Kirk Weddle: ovviamente la banconota da un dollaro appesa ad un amo è stata aggiunta in post-produzione. L'idea dell'immagine era venuta a Kurt Cobain dopo aver visto un documentario sul parto nell'acqua. Nel 2008, Elden si è offerto nuovamente per rifare la stessa fotografia ed è stato ritratto in bermuda, nella stessa piscina di allora: inoltre, il ragazzo si è anche tatuato la scritta "Nevermind" sul petto. Tuttavia, al trentesimo anniversario della pubblicazione del disco, Elden ha intentato una causa da 150mila dollari contro le persone coinvolte nella realizzazione della cover, sostenendo che la sua immagine sia stata sfruttata.
Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band - The Beatles
Realizzata su suggerimento di Paul McCartney da Jann Haworth e da Peter Blake, questa copertina è un collage in cui i Fab Four hanno inserito alcuni personaggi simbolici, con l'idea di radunare un pubblico davanti al quale avrebbero voluto esibirsi. Tra le figure ci sono: Albert Einstein, Marlon Brando, Karl Marx, Edgar Allan Poe, Sonny Liston, Lenny Bruce, Aleister Crowley, Stanlio e Ollio, Lewis Carroll. Anche in questa copertina ci sarebbero degli indizi della presunta morte di McCartney: per esempio, sul retro della copertina Paul è l'unico fotografato di spalle.
Led Zeppelin - Led Zeppelin
La copertina dell'album riprende, rielaborandolo, un fotogramma del video del disastro dello "Zeppelin LZ 129 Hindenburg", un dirigibile tedesco che prese fuoco alla stazione aeronavale di Lakehurst, New Jersey. Nel disastro, avvenuto il 6 maggio 1937, morirono 35 delle 97 persone a bordo. Dopo aver visto la copertina che accostava il nome "Zeppelin" alla tragedia dell'Hindenburg, la contessa Eva von Zeppelin, nipote del conte von Zeppelin (famoso progettista degli omonimi dirigibili), minacciò di querelare i Led Zeppelin per uso illegale del nome di famiglia: durante un live a Copenaghen nel 1970, il gruppo dovette chiamarsi "The Nobs".
Horses - Patti Smith
La copertina del disco d'esordio di Patti Smith fu scattata dal celebre fotografo Robert Mapplethorpe, suo compagno dell'epoca e successivamente grande amico. La foto è iconica perché riprende la cantautrice vestita con abiti maschili (una scelta al tempo provocatoria), ricreando una altrettanto celebre foto in posa di Frida Kahlo.
Unknown Pleasures - Joy Division
La copertina del disco d'esordio dei Joy Division è stata realizzata dal grafico della Factory Records, Peter Saville. L'immagine è celebre perché raffigura, a colori invertiti, una serie di onde elettromagnetiche prodotte dalla pulsar PSR B1919+21, cioè la prima stella di neutroni mai scoperta: a guardarle, queste onde sembrano quasi ipnotiche e possono ricordare delle cime di montagne o delle vere e proprie onde del mare. Oggi, questa immagine viene stampata sulle t-shirt indossate da tantissime persone nel mondo.