DAL PASSATO
Elettroshock, radio universitaria e occhiali da sole: tutte le curiosità su Lou Reed, che oggi avrebbe compiuto 81 anni
Lewis Allan Reed è nato il 2 marzo del 1942 in una famiglia ebraica presso il Beth El Hospital di Brooklyn, New York. Nel 1960, Reed iniziò a frequentare la Syracuse University, studiando giornalismo, regia cinematografica e scrittura creativa.
Qui nel 1964 Lou conobbe John Cale, uno studente di composizione gallese, da poco trasferitosi negli Stati Uniti d'America per studiare musica classica: con lui avrebbe poi dato vita ai The Velvet Underground.
Lou Reed è morto il 27 ottobre 2013 all'età di 71 anni a seguito di alcune complicazione legate al trapianto di fegato a cui era stato sottoposto. La sua arte, non solo musicale, resterà immortale: ecco alcune curiosità che forse non conoscevi sulla straordinaria e intensa vita di Lou Reed.
Oggi Lou Reed avrebbe compiuto 81 anni
Lewis Allan Reed è nato il 2 marzo del 1942 in una famiglia ebraica presso il Beth El Hospital di Brooklyn, New York. Nel 1960 Reed iniziò a frequentare la Syracuse University studiando giornalismo, regia cinematografica e scrittura creativa. Qui, nel 1964, Lou conobbe John Cale, uno studente gallese da poco trasferitosi negli Stati Uniti per studiare musica classica: con lui avrebbe poi dato vita ai The Velvet Underground. Lou Reed è morto il 27 ottobre 2013 all'età di 71 anni a seguito di alcune complicazioni legate al trapianto di fegato a cui era stato sottoposto. La sua arte, non solo musicale, resterà immortale: ecco alcune curiosità che forse non conoscevi sulla straordinaria e intensa vita di Lou Reed.
L'adolescenza complicata di Lou
Come raccontato dallo stesso musicista, a soli 17 anni Lou fu sottoposto dai genitori ad una terapia di elettroshock, secondo loro necessaria perché avrebbe guarito la bisessualità che si stava manifestando in lui. Quell'evento fu per Reed molto traumatico, tanto che egli racconterà questa esperienza drammatica in diverse canzoni, in particolare nel brano "Kill Your Sons" del 1974. In seguito, il musicista ha vissuto liberamente la sua sessualità, dichiarandosi sempre un pansessuale.
Si è appassionato alla musica grazie alla conduzione di un programma radiofonico
Durante gli anni trascorsi alla Syracuse University, il futuro frontman dei The Velvet Underground conduceva alla stazione radio WAER un programma radiofonico notturno chiamato "Excursions On A Wobbly Rail". Nel corso della trasmissione, Lou proponeva brani rhythm and blues e jazz: in questo modo il cantante cominciò ad innamorarsi della musica. Le influenze jazz si possono sentire in tanti brani di Reed, come per esempio in "Walk on the Wild Side".
Il rapporto di amore/odio con David Bowie
Spesso ospiti della Andy Warhol’s Factory, David Bowie e Lou Reed erano grandi amici. È stato proprio Bowie nel 1972 a produrre il primo album da solista di Reed, "Transformer". Nel corso degli anni i due, però, si sono anche scontrati. Nel 1987, per esempio, durante una cena a Londra, Reed chiese a Bowie di produrre il suo nuovo disco, ma David rispose di sì solo a patto che Lou fosse rimasto sobrio per tutto il tempo: lui gli rispose con un pugno. Pare che anche nel 1979 i due si scontrarono fisicamente, mentre si trovavano al tavolo di un bar: l'ex Velvet Underground rispose male alla richiesta di Bowie di smettere di urlare e da lì nacque uno scontro tra i due. In ogni caso, quando Reed morì, Bowie disse di essere addolorato e che il suo amico/nemico era un Maestro.
Lou Reed era un'icona di stile
Specialmente da giovane, Lou era considerato un idolo da seguire per il suo modo di vestire. In particolare, il musicista era solito indossare una giacca di pelle nera, jeans e occhiali da sole a goccia scuri (spesso di marca Ray-Ban o Louis Vuitton). Gli occhiali da sole hanno accompagnato spesso Reed nel corso di tutta la sua vita: in un'intervista, il cantautore una volta disse che indossava gli occhiali da sole durante i concerti perché era incapace di guardare negli occhi il suo pubblico.
Lou Reed era appassionato di discipline orientali e in particolare di Tai Chi
Dagli anni Novanta in poi, Lou si appassionò al buddismo tibetano e al Tai Chi, seguendo dagli anni 2000 gli insegnamenti del monaco Yongey Mingyur Rinpoche. Spesso Lou praticava il Tai Chi anche nel corso di esibizioni pubbliche. Al momento della morte, l'ultima moglie, Laurie Anderson, riferì che Lou era sereno e accettò la sua fine: sino a un'ora prima del decesso, Reed stava praticando i suoi esercizi, in particolare le ventunesima forma di Tai Chi, che rappresenta lo scorrere dell'acqua.