Nel 2021, dopo 18 anni di carriera nella quale hanno raggiunto le vette più alte della musica elettronica mondiale, si sono sciolti i Daft Punk, il duo robotico protagonista dei festival musicali di tutto il mondo.
Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter hanno intrapreso carriere separate, e ora, Bangalter ha spiegato i motivi che lo hanno portato a decidere di lasciare il gruppo. Alla BBC, il dj parigino ha parlato dei suoi timori legati all'avanzamento della tecnologia e dell'intelligenza artificiale.
Paure che condivide con molte persone in questo periodo di cambiamento tecnologico, ma che purtroppo hanno privato il mondo di un gruppo leggendario, che ora vive solo tramite i tantissimi successi passati.
Nel 2021, dopo 18 anni di carriera nella quale hanno raggiunto le vette più alte della musica elettronica mondiale, si sono sciolti i Daft Punk, il duo robotico protagonista dei festival musicali di tutto il mondo.
Guy-Manuel de Homem-Christo e Thomas Bangalter hanno intrapreso carriere separate, e ora, Bangalter ha spiegato i motivi che lo hanno portato a decidere di lasciare il gruppo. Alla BBC, il dj parigino ha parlato dei suoi timori legati all'avanzamento della tecnologia e dell'intelligenza artificiale.
Paure che condivide con molte persone in questo periodo di cambiamento tecnologico, ma che purtroppo hanno privato il mondo di un gruppo leggendario, che ora vive solo tramite i tantissimi successi passati.
Uno dei due cofondatori dei Daft Punk, Thomas Bangalter, ha recentemente parlato, nel corso di un'intervista alla BBC, dei motivi che lo hanno spinto, nel 2021, a sciogliere il duo elettronico francese. Le ragioni sono in realtà molto più diverse e profonde di quanto ci si possa aspettare. Anzi, proprio arrivando da un così esperto conoscitore della tecnologia musicale, queste parole fanno un certo effetto.
Secondo Bangalter, per i Daft Punk era importante non rovinare la narrazione che era stata costruita. Inoltre, quest'ultimo si è detto preoccupato dalla natura dei rapporti tra gli uomini e le macchine, e che anche per questo è stato molto importante, una volta il gruppo si è sciolto, svelare alcuni processi creativi che hanno interessato il gruppo per quasi 20 anni.
Stando a quanto rivelato dal dj parigino, infatti, parte del motivo alla base della sua presa di distanza dalla musica guidata dall'elettronica è dovuta all'ascesa dell'intelligenza artificiale e alla sua crescente influenza sulla parte creativa. Bangalter sottolinea come i Daft Punk abbiano utilizzato la tecnologia per esprimere qualcosa di emozionante, che una macchina non poteva capire né comprendere. Sottolinea anche come la sua immagine sia stata importante nella scelta: nel 2023, dice, vorrebbe essere tutto tranne che un robot.
Dopo la fine della sua carriera con i Daft Punk, Bangalter ha pubblicato il suo primo album solista dopo più di venti anni, "Mythologies", all'inizio pensato come colonna sonora per un balletto che venne messo in scena al Grand Théâtre di Bordeaux lo scorso mese di luglio.
Questo disco, che vedrà la luce il 7 aprile, è stato comunque anticipato dall'uscita dei primi due singoli, ovvero “L’Accouchement” e “Le Minotaure”.