Yoko Ono compie 90 anni. Diventata celebre al mondo per il suo matrimonio con il cantante dei Beatles, John Lennon e per la sua influenza sulla carriera artistica del cantante, era già conosciuta prima di allora per essere stata una delle prime artiste al mondo, negli anni Sessanta, ad esplorare l'arte concettuale e le performance artistiche.
Molto criticata dai critici nel corso della sua carriera, la sua arte è stata rivalutata negli ultimi anni, tanto da ottenere numerosi riconoscimenti nel recente periodo. Yoko Ono è stata spesso accusata, soprattutto dai fan dei Beatles, di essere stata la principale causa dello scioglimento dei Fab Four, anche se gli indizi per una loro separazione esistevano già prima.
Nel giorno del suo novantesimo compleanno, vogliamo raccontare alcune curiosità su un'artista che, in un modo o nell'altro, ha fatto la storia.
Yoko Ono è un'artista tra le prime ad esplorare l'arte concettuale e le performance artistiche. Durante la maggior parte della sua carriera le sue opere furono molto criticate dagli esperti, come i critici del London Evening Standard e anche dal New York Times. Recentemente i suoi lavori sono stati rivalutati, tanto da ricevere anche numerosi riconoscimenti, come il premio americano dell'Associazione internazionale dei critici d'arte, considerato uno dei più importanti riconoscimenti in campo museale, e persino una laurea honoris causa in Legge dall'Università di Liverpool.
Sin dagli ani Sessanta, Yoko Ono fu molto attiva in favore del rispetto dei diritti umani e del pacifismo. L'iniziativa più famosa è senza dubbio il Bed-In per la pace nella suite nuziale dell'Hotel Hilton di Amsterdam. La loro luna di miele si trasformò in una protesta contro la guerra in Vietnam, sfruttando l'enorme eco mediatica che il loro matrimonio aveva avuto. Passarono così la loro luna di miele, parlando della pace nel mondo, di fronte a giornalisti delusi che avevano sperato di riprendersi mentre facevano l'amore.
Il rapporto con la band fu molto travagliato. Sia nelle registrazioni di "White Album" sia per "Abbey Road", Lennon invitava la Ono in studio. Questo fatto aumentò la tensione già presente tra i membri del gruppo alla fine degli anni Sessanta. Alcuni tuttavia credono che l'influenza di Yoko Ono sull'arte di John Lennon fu molto positiva per il cantante.
Yoko Ono e John Lennon collaborarono in numerosi album, già a partire dal 1968, prima dello scioglimento dei Beatles, con Unfinished Music No.1 - Two Virgins, un album di musica elettronica particolarmente sperimentale. In generale, la Ono ha ottenuto numerosi riconoscimenti nella musica a prescindere da Lennon, arrivando a collaborare con grossi nomi della musica sperimentale come John Cage e il jazzista Ornette Coleman.
Yoko Ono ebbe rapporti molto difficili con Paul McCartney a causa della paternità delle canzoni dei Beatles, che venivano firmati Lennon-McCartney indipendentemente da chi ne fosse effettivamente l'autore. Questa faida tra McCartney e Yoko Ono continuò dopo la morte di Lennon. I rapporti poi si distesero nel corso degli anni Duemila, ma rimane nell'immaginario collettivo questa faida. Yoko Ono viene vista ancora oggi, da molta gente, come stereotipo di tutte le donne che, tramite le loro relazioni, hanno rovinato band musicali. Ipotesi, questa, comunque smentita dai più e regala un'immagine non corretta di quello che è stata Yoko Ono per i Beatles e per Lennon.
I due si incontrarono a una mostra della Ono all'Indica Gallery di Londra, il 9 novembre 1966. Si sposarono a Gibilterra nel 1969 (vista l'impossibilità di sposarsi a Londra e Parigi per motivi burocratici). I due ebbero un solo figlio, Sean, dopo i numerosi aborti spontanei avuti dalla Ono. Lennon inoltre la citò spesso nelle sue canzoni, anche quando era ancora con i Beatles: per esempio in "The Ballad of John and Yoko" e la menzionò implicitamente anche in Julia, una canzone dedicata alla madre.
La vedova di John Lennon, arrivata oggi all'età di 90 anni, tempo ormai malata da tempo, tanto da aver bisogno di assistenza continua. La sua immagine rimarrà comunque una delle più iconiche di tutto il Novecento. Tanti auguri Yoko.